La filiera del lusso nelle Marche rappresenta un pilastro fondamentale del Made in Italy, con una tradizione manifatturiera che combina eccellenza artigianale e innovazione. Questa regione si distingue per una forte specializzazione nel settore calzaturiero e pellettiero, posizionandosi come uno dei distretti produttivi più rilevanti in Italia. Attraverso un’analisi dettagliata della distribuzione delle imprese, delle dinamiche di mercato e delle strategie di sviluppo, questo approfondimento esplorerà il ruolo delle Marche nell’industria del lusso nazionale, evidenziando le sfide e le opportunità per il futuro.
Dopo l’indagine sui dati globali della filiera del lusso in Italia, in Veneto e in Toscana, è il momento di focalizzarsi sulle Marche, una regione che si distingue per qualità ed eccellenza manifatturiera. La filiera del lusso nelle Marche è sinonimo di specializzazione artigianale, con un peso significativo soprattutto nei settori della pelletteria e della calzatura. Le Marche sono infatti la quinta regione italiana con il numero più alto di aziende operanti nella filiera, coprendo da sola circa il 7% delle imprese nazionali.
L’analisi condotta da fasonista esaminerà i principali distretti industriali della regione, mettendo in risalto il ruolo strategico delle imprese locali nella fornitura dei più importanti brand mondiali.
Una premessa iniziale: i criteri di analisi utilizzati
L’analisi della filiera del lusso nelle Marche è stata condotta attraverso dati ATECO, con un focus esclusivo sulle imprese produttrici e terziste attive nel mercato B2B e suddividendo le aziende in base alla tipologia di attività economica. È stata adottata una definizione di “filiera in senso stretto”, considerando esclusivamente le imprese produttrici e terziste del lusso operanti nel mercato B2B.
Le aziende sono state classificate in tre principali macrocategorie di produzione:
- Abbigliamento & Tessile
- Pelletteria & Calzatura
- Accessoristica & Gioielleria
I principali distretti locali sono rappresentati su una mappa cromatica, dove i colori più scuri indicano i territori con la maggiore concentrazione di aziende attive. Questa rappresentazione grafica consente di comprendere in modo chiaro la distribuzione delle imprese sul territorio marchigiano.
Filiera del lusso nelle Marche

Se da un lato le Marche rappresentano il 7% delle imprese nazionali della filiera del lusso, dall’altro è evidente come la loro forza risieda in un settore ben preciso: la calzatura. Questa specializzazione verticale ha reso la regione un punto di riferimento storico per la fornitura dei brand del lusso, lasciando in secondo piano le altre categorie merceologiche, che hanno un’incidenza minore a livello nazionale.
L’analisi della distribuzione delle imprese conferma questa tendenza. Il comparto calzatura-pelletteria marchigiano genera il 20% dell’indotto nazionale, posizionandosi subito dopo la Toscana. In confronto, le altre macrocategorie presentano percentuali nettamente inferiori: il 4% nell’Abbigliamento & Tessile e solo il 3% nell’Accessoristica & Gioielleria.

A livello regionale, i numeri parlano chiaro: quando si parla di filiera del lusso nelle Marche, si parla soprattutto di calzatura. Circa il 62% degli operatori della filiera è attivo in questo comparto, un dato che supera di gran lunga la media nazionale del 22%, confermando la vocazione calzaturiero-pellettiera della regione.
Questa elevata specializzazione ha modellato l’identità produttiva delle Marche, rendendole un polo d’eccellenza nel settore calzaturiero a livello mondiale. Ora entriamo nel cuore della regione per esplorare i suoi principali distretti produttivi.
Filiera del lusso nelle Marche: analisi del settore abbigliamento & tessile

Le Marche, dal punto di vista della filiera del lusso, non emergono come un polo di riferimento per il settore Abbigliamento & Tessile, rappresentando solo il 4% delle imprese nazionali.
A livello territoriale, la distribuzione delle aziende evidenzia una concentrazione nella zona centrale della regione, con Ancona, Macerata e Fermo che insieme ospitano il 72% delle imprese del comparto. Pesaro e Urbino e Ascoli Piceno registrano invece una presenza più limitata.
A conferma della posizione marginale delle Marche in questa categoria, basti considerare che la provincia marchigiana più rilevante, Ancona, non figura nemmeno tra le prime 20 province italiane per numero di imprese nella filiera dell’Abbigliamento & Tessile.
Filiera del lusso nelle Marche: l’eccellenza della pelletteria & calzatura

Scenario completamente diverso per il settore Pelletteria & Calzatura, in cui le Marche si affermano come uno dei principali poli produttivi, concentrando il 20% delle aziende nazionali, seconde solo alla Toscana.
A differenza di altri comparti, questa filiera si sviluppa in modo fortemente localizzato, con una predominanza assoluta del distretto fermano-maceratese, che ospita oltre il 90% delle imprese regionali del settore.
L’importanza di questo distretto non si limita alla scala regionale: Fermo e Macerata figurano stabilmente tra i principali centri produttivi italiani, competendo con territori di riferimento come Pisa, Firenze, Napoli e Vicenza.
Filiera del lusso nelle Marche: analisi dell’accessoristica & gioielleria

Anche per il comparto Accessoristica & Gioielleria si conferma un ruolo marginale delle Marche nella filiera del lusso, con una presenza che si attesta intorno al 3% delle imprese nazionali, in linea con quanto osservato per il settore Abbigliamento & Tessile.
Tuttavia, a differenza della pelletteria e della calzatura, questa filiera risulta più diffusa sul territorio, con una concentrazione maggiore nelle province settentrionali. Ancona, Macerata e Pesaro e Urbino accolgono infatti l’80% delle aziende regionali del settore, delineando una distribuzione meno centralizzata rispetto ad altre categorie produttive.
Questa panoramica consente di comprendere la struttura della filiera del lusso nelle Marche, evidenziando il peso specifico delle tre macrocategorie merceologiche presenti nella regione.

Conclusioni
La filiera del lusso nelle Marche è caratterizzata da una specializzazione estremamente focalizzata. Se da un lato la regione non è un leader in tutte le categorie produttive, dall’altro ha saputo eccellere nella calzatura e nella pelletteria, affermandosi come un polo di riferimento mondiale.
L’approccio marchigiano, basato su una strategia di specializzazione e non di diversificazione, sta dando risultati significativi, rafforzando il prestigio del Made in Italy nel settore del lusso.
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