Scopri la filiera del lusso in Puglia: dati e analisi

La filiera del lusso in Puglia rappresenta una realtà produttiva in continua evoluzione, in grado di coniugare l’artigianalità tradizionale con modelli di produzione innovativi. Pur non avendo la densità industriale di regioni come Toscana, Lombardia o Veneto, la Puglia si distingue per un elevato livello di specializzazione, soprattutto nei settori dell’abbigliamento & tessile, della pelletteria & calzatura e dell’accessoristica & gioielleria.

Attraverso un’analisi dettagliata dei principali distretti produttivi e della distribuzione delle aziende sul territorio, questo approfondimento esplora il ruolo della regione all’interno della supply chain del lusso. Scopriremo come l’alta qualità manifatturiera e la capacità di innovazione abbiano reso la Puglia un partner strategico per i grandi brand della moda internazionale.

L’analisi indipendente di fasonista continua con un approfondimento sulla filiera del lusso in Puglia, una delle regioni italiane con il più alto numero di operatori economici nel settore. Con oltre il 5% delle imprese nazionali, la Puglia si posiziona come la settima regione italiana per densità di aziende nella filiera, distinguendosi per la sua capacità di innovazione e diversificazione produttiva, dalla moda e abbigliamento fino alla pelletteria e calzature.

Ciò che rende questa regione un polo di crescente interesse è la combinazione tra artigianalità di eccellenza e l’adozione di modelli produttivi smart e innovativi, che hanno permesso alle imprese locali di consolidare un vantaggio competitivo rispetto ad altri distretti più affollati. Come visto negli approfondimenti sulla filiera in Italia e nei focus regionali, il numero di aziende attive è inferiore rispetto ad altre regioni leader come Toscana o Lombardia, ma la specializzazione e l’alta qualità manifatturiera hanno attratto negli anni l’attenzione di numerosi brand del lusso, sempre più orientati a investire nel “tacco d’Italia” per la produzione di articoli di alto livello.

Una premessa iniziale: i criteri di indagine utilizzati

L’analisi della filiera del lusso in Puglia è stata condotta attraverso lo studio dei codici ATECO, focalizzandosi esclusivamente sulle imprese produttrici e sui terzisti operanti nel mercato B2B. Questa metodologia ha permesso di escludere le attività legate al commercio al dettaglio, concentrandosi unicamente sulle aziende coinvolte direttamente nella produzione manifatturiera di lusso.

Per offrire una visione chiara e strutturata, le imprese sono state suddivise in tre macrocategorie principali: abbigliamento e tessile, pelletteria e calzatura, e accessoristica e gioielleria. Inoltre, la distribuzione territoriale delle aziende è stata rappresentata attraverso una mappatura cromatica, dove le tonalità più scure indicano le aree con la più alta concentrazione di imprese, permettendo così di individuare i distretti produttivi più rilevanti della regione.

La filiera del lusso in Puglia: un ecosistema di eccellenza manifatturiera

La filiera del lusso in Puglia rappresenta il 5% delle imprese italiane del settore, con una distribuzione prevalente nei comparti dell’abbigliamento e tessile e della pelletteria e calzatura. Sebbene i numeri complessivi siano inferiori rispetto a regioni come Toscana, Lombardia, Veneto e Campania, la qualità manifatturiera e la forte specializzazione artigianale rendono la Puglia un distretto competitivo e sempre più riconosciuto a livello internazionale.

A differenza delle aree più industrializzate, dove la concorrenza è spesso intensa, il contesto produttivo pugliese offre maggiore flessibilità e respiro alle imprese, permettendo loro di valorizzare il “saper fare” artigianale in un ambiente meno saturo. Questa peculiarità ha favorito un’evoluzione del settore che unisce tradizione e innovazione, trasformando la regione in un punto di riferimento per molti brand del lusso.

L’analisi della distribuzione aziendale mostra una netta predominanza delle imprese pugliesi nel settore dell’abbigliamento e tessile, con una quota del 6% a livello nazionale. Seguono la pelletteria e calzatura con un’incidenza del 4%, mentre il comparto accessoristica e gioielleria è il meno rappresentato, fermandosi al 2%.

Tuttavia, la vera forza della manifattura pugliese risiede nei distretti locali, dove l’eccellenza produttiva ha permesso alle imprese di costruire un’identità solida e attrarre collaborazioni con marchi di prestigio. La specializzazione della regione è particolarmente evidente nel comparto abbigliamento e tessile, dove il 76% delle aziende pugliesi della filiera del lusso opera, un dato nettamente superiore alla media nazionale del 60%. Questo evidenzia come la Puglia abbia sviluppato una vocazione produttiva distintiva, puntando su artigianalità e alta qualità manifatturiera.

Di seguito esploreremo le aree chiave della regione per comprendere meglio la loro specializzazione e il loro contributo alla supply chain del lusso.

Filiera del lusso in Puglia: focus su abbigliamento e tessile

All’interno della filiera del lusso in Puglia, il settore abbigliamento & tessile occupa una posizione di rilievo, rappresentando il 6% delle aziende italiane attive in questo comparto.

L’analisi della distribuzione territoriale mostra una filiera ben radicata in tutta la regione, con una forte concentrazione di imprese nelle province più strategiche. L’area di Bari emerge come il principale polo produttivo, ospitando circa il 38% delle aziende del settore. Seguono le province di Barletta-Andria-Trani e Lecce, che insieme accolgono un ulteriore 40% delle imprese pugliesi, confermando il ruolo centrale di questi distretti nella produzione tessile di alta gamma.

Questi dati evidenziano come la Puglia abbia consolidato un ecosistema produttivo altamente specializzato, in grado di combinare tradizione artigianale e innovazione industriale, contribuendo così alla competitività del Made in Italy nel lusso.

Filiera del lusso in Puglia: focus su pelletteria e calzatura

Nella filiera del lusso in Puglia, il settore pelletteria & calzatura riveste un ruolo significativo, rappresentando circa il 4% delle aziende italiane attive in questo comparto. A differenza dell’abbigliamento & tessile, che ha una distribuzione più omogenea sul territorio, la specializzazione produttiva in questo settore è fortemente concentrata in pochi distretti chiave.

Le aree di Barletta-Andria-Trani e Lecce emergono come i principali poli produttivi, accogliendo da sole oltre l’80% del mercato interno della regione. Considerando anche Bari, che rappresenta un ulteriore 16% delle imprese del settore, si delinea un ecosistema industriale altamente focalizzato, dove la qualità manifatturiera e la specializzazione artigianale rendono la Puglia un punto di riferimento nella produzione di calzature e accessori in pelle per il lusso.

Filiera del lusso in Puglia: focus su accessoristica e gioielleria

Tra i settori della filiera del lusso in Puglia, quello dell’accessoristica & gioielleria risulta il meno rappresentato, con un’incidenza di appena il 2% sul totale nazionale e il 9% sul mercato regionale.

Nonostante il peso ridotto rispetto agli altri comparti, la produzione di accessori e gioielli di lusso è comunque radicata nel sud della regione, con tre poli produttivi principali: Bari (45%), Lecce (21%) e Taranto (18%). Queste aree ospitano le imprese più specializzate, capaci di unire artigianalità e innovazione nella creazione di prodotti di alta gamma.

Conclusioni

In sintesi, la distribuzione delle tre macrocategorie merceologiche in Puglia conferma la netta predominanza del settore abbigliamento & tessile, seguito dalla pelletteria & calzatura, mentre l’accessoristica e gioielleria mantiene una presenza più contenuta, ma strategicamente localizzata nei distretti chiave.

La regione del tacco d’Italia si è affermata come un partner d’eccellenza per i principali brand del lusso mondiale, grazie alla capacità di coniugare tradizione artigianale e innovazione produttiva. Se da un lato la manifattura pugliese vanta una lunga storia di eccellenza nel settore, dall’altro è riuscita a sviluppare un modello produttivo moderno, dinamico e altamente competitivo, spesso paragonabile a un ecosistema da start-up industriale.

Questo approccio ha permesso alle imprese pugliesi di consolidare il proprio vantaggio competitivo nel mercato globale, soprattutto in categorie come abbigliamento e calzatura, dove il “Made in Puglia” è sinonimo di qualità assoluta e artigianalità d’eccellenza.


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